Giosuè Carducci il Selvaggio d’Italia
Ancora un appuntamento dedicato alla Letteruatura Italiana, ancora un fondamentale autore italiano.
Sabato 25 marzo alle ore 17,30 si rinnova ancora una volta lo sforzo didattico del prof. Bruno Disabantonio e del Centro Iniziative Sociali Montasacro che insieme ci presenteranno un’altro dei massimi esponenti della nostra lingua Giosuè Carducci.
Figura rabbiosa ed anticlericale Carducci matura la sua arte negli albori dell’Unità d’Italia scrivendo molte raccolte dai nomi più vari: Juvenilia (1850–60); Levia Gravia (1861–71); A Satana; Giambi ed epodi (1867–79); Intermezzo; Rime nuove (1861–87); Odi barbare; Rime e ritmi; Della “Canzone di Legnano” parte I.
Il C. aveva eletto il disprezzo per i contemporanei a legge del suo agire e del suo poetare; amava passare per selvaggio e intrattabile, e poi soffriva di tutto ciò.
Piena di colore (anche al di fuori delle polemiche, ch’ebbe numerose e talvolta intemperanti, come la Rapisardiana) è sempre la prosa del Carducci: nervosa, tagliente, succosa, mobilissima, sapiente impasto di alta letteratura e di parlata viva.
Come sempre l’ingresso sarà Libero e Gratuito