I Sapori della Sicilia con Giovanni Verga

Sabato 25 febbraio alle ore 17,30 Presso il Centro Iniziative Sociali Montesacro si parlerà dello scrittore e drammaturgo Giovanni Verga, con il prof. Bruno Disabantonio

LOCANDINA VERGA

Come di consueto, un altro incontro di letteratura italiana si svolgerà sabato 25 febbraio alle ore 17,30 presso il Centro Iniazitive Sociali Montesacro, in via Val Trompia 102.

Questo mese il prof. Bruno Disabantonio ci farà vivere le bellezze della Sicilia attraverso la vita e le opere di uno dei suoi più importanti scrittori di questa magnifica terra italiana, Giovanni Verga.

Giovanni Carmelo Verga, nato a Catania, 2 settembre 1840 e morto nella stessa città il 27 gennaio 1922 è  considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo.

Tra il 1866-1875 Verga raggiunse il successo con una serie di romanzi che narrano vicende passionali ambientate nel mondo aristocratico.

Nel frattempo Verga amplia i suoi riferimenti culturali: legge i realisti francesi. Mentre in Italia si apre il dibattito sulla questione meridionale: in questo clima nasce il suo progetto di un ciclo di cinque romanzi ambientati in Sicilia (I Malavoglia, Mastro don Gesualdo, La duchessa di Leyra, L’onorevole Scipioni, L’uomo di lusso). Ma il suo pubblico rimase deluso del rinnovamento delle tecniche narrative che adottò.

Le cupe storie di contadini e pescatori risultano sgradevoli. Così i Malavoglia fanno fiasco; Mastro don Gesualdo và un po’ meglio ma non raggiunge il successo dei romanzi mondani. Di tanto in tanto Verga torna a narrare storie sentimentali borghesi; è il caso del romanzo Il marito di Elena, definito dallo scrittore “una ciambella riuscita senza buco”.  Dei suoi testi per il teatro quello che fa maggior successo è Cavalleria rusticana (1884), storia a forti tinte di un “Delitto d’onore”. Nel 1893 compie a ritroso il viaggio della sua giovinezza e si trasferisce definitivamente a Catania. Tornato in Sicilia, continua a scrivere ma il lavoro che più gli sta a cuore non riesce a prender forma, e col passare degli anni finisce per rinunciare alla letteratura. Nel 1922 muore a Catania.

L’opera universalmente conosciuta di questo interessante autore sono I Malavoglia.

I Malavoglia sono pescatori di Aci Trezza e possiedono una barca: la Provvidenza. La famiglia è composta da: Padron ‘Ntoni (il nonno); Bastianazzo (il figlio); Maruzza (la moglie di Bastianazzo); e dai nipoti ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia. Padron ‘Ntoni parte con la barca a vendere altrove un carico di lupini, ma naufraga. Bastianazzo muore  e per pagare i debiti bisogna vendere la casa. Qui inizia una lunga serie di sventure: Luca, partito militare, muore nella battaglia di Lissa; Mariuzza muore di colera.

L’ingresso all’incontro, come sempre, sarà Libero e Gratuito