Mantova è la capitale italiana della cultura 2016
Battute le rivali da Aquileia a Terni. Oltre alla nomina riceverà un milione di euro per il progetto culturale
E così i lettori della Stampa avevano ragione, la capitale italiana della cultura 2016 è Mantova. Otterrà un milione di euro per realizzare il progetto presentato e l’esclusione delle risorse investite dal vincolo del patto di stabilità. L’ha annunciato Marco Cammelli, il presidente della commissione che ha operato la scelta. II 22% dei nostri lettori aveva scelto Mantova, la commissione invece ha votato all’unanimità. Non si può sapere molto di più dei motivi della scelta, i verbali saranno messi a disposizione di tutti all’inizio del prossimo anno quando il sistema sarà andato pienamente a regime, ha chiarito Cammelli.
Si sa soltanto che, oltre all’interesse e all’efficacia del progetto, uno dei criteri presi in considerazione è stata la possibilità di essere attuato nel giro dei prossimi mesi. Era uno dei requisiti principali in questa fase in cui il meccanismo era ancora in rodaggio e la scelta richiedeva tempi rapidi e Mantova era una delle città candidate con un progetto attuabile in breve tempo. «In realtà non è ancora pronto – spiega il sindaco – io sono stato eletto solo quattro mesi fa e ho ereditato un progetto ancora in preparazione. Abbiamo fatto un grande lavoro di tessitura e di alleanze delle diverse realtà della città per cui oggi in questo riconoscimento è rappresentata non solo una città ma un sistema».
Il sindaco elenca tutti i restauri realizzati o in corso di realizzazione in città. «La cultura premia», sostiene. Il progetto prevede che Mantova diventi una Smart Human city per valorizzare i suoi monumenti. Sarà una fusione dell’efficienza delle smart city con l’umanità delle città rinascimentali. A gennaio si sceglierà la prossima capitale italiana della cultura, quella per il 2017.